martedì 23 novembre 2010

Piccoli raccoglitori

Quando facciamo le nostre passeggiate gli elfini tendono a raccogliere tutti i bei sassi, fiori, foglie, ghiande, pine, castagne, bacche, rami e quant'altro che trovano. Quando le loro manine sono pieni, tendono a passare la custodia dei tesori a me, e guaie se non sono all'altezza del mio compito! All'inizio non mi organizzavo e quindi  tornavo a casa dalle nostre gite (anche in cittá) con le tasche e borsa pieni di tesori trovate dai miei elfi.  Ma ora gli elfi portano sempre con se un sacchetto o un secchiello portatesori! E le passeggiate si trasformano da una semplice camminata in una vera e propria raccolta. Non importa dove andiamo, é quello che trovano che gli rende entusiasti. Forse é il richiamo di un'attivitá primitiva di raccoglitori/cacciatori che tocca profondamente il loro istinto, forse é il contatto stretto con la natura con tutto quello che ci offre che gli rende cosí felici. Non raccolgono cibo per sopravvivere come i bambini nelle societá di cacciatori/raccoglitori, ma se vedono che la loro raccolta viene usata in qualche modo, per esempio in un laboratorio creativo gli dona un senso alla raccolta. Gli elfi cominciano anche da soli a vedere progetti in quello che trovano, e quindi, quando abbiamo esaurito la nostra voglia di stare all'aperto oppure quando siamo costretti a passare giornate a casa per malattie, abbiamo modo di giocare con quello che abbiamo trovato. Abbiamo un po' di natura anche a casa.


giovedì 18 novembre 2010

Felici sulla spiaggia

Quando parlo di stare all'aperto con i bimbi, faccio spesso riferimento al bosco, che é diventato il nostro luogo preferito. Ma é anche la conseguenza del fatto che viviamo nel posto piú lontano dal mare di tutta l'Italia. Purtroppo, vorrei aggiungere! Essendo cresciuta su un'isola, il mare faceva parte della mia orizzonte sin dalla nascita, e potevo giocare ore e ore, giorno dopo giorno sulle spiaggie selvatiche. Un'attivitá felice che ho avuto modo di trasmettere ai miei elfi quest'anno quando sono tornata sulla mia isola. Sulla spiaggia di fronte alla casa di mia sorella abbiamo raccolto conchiglie, cercato stelle marine, meduse ed altri animali arenati sulla spiaggia, ovviamente abbiamo lanciato mille sassi nel mare, e un giorno siamo andati anche a cercare granchi nelle pozzanghere grandi lasciati sulla spiaggia dopo la marea alta. Armati con stivali e rete, gli elfi con i loro cugini hanno passato un paio di ore, molto entusiasti, a guadare tra le alghe in cerca di granchi. Una volta trovati i granchi, bisognava cacciarli, e siccome i granchi sono molto veloci e le foglie delle alghe sono il miglior posto per nascondersi, non era un compito semplici. Ogni volta che qualcuno catturava un granchio si sentiva un urlo di gioia, che velociamente diventava un urlo di tutta la banda che veniva di corsa a vedere il nuovo prigionero.
Gli elfi hanno studiato i granchi e i paguri e quando siamo tornati a casa con la nostra caccia, eravamo tutti bagnati fino alla vita, ma senza esserci accorti nell'entusiasmo. Era uno dei giorni piú belli della vacanza!
Non amo vacanze passive sotto l'ombrellone, ma con gli elfi ho scoperto una nuova dimensione e la gioia della vacanza al mare. Gli elfi hanno imparato a costruire dighe e castelli, hanno raccolto conchiglie e giocato con le onde. Ci sono tante belle spiaggie in Italia ma purtroppo anche troppe spiaggie organizzate e troppo pulite per offrire sorprese arenatesi dal mare. Quindi, difficilmente i bimbi possono vivere la gioia di esplorare la natura quando passano la vacanza al mare. Peró l'anno scorso a Principina in Toscana abbiamo avuto la bell'idea di spostarci 50 metri dalle spiaggie organizzate, verso il parco naturale dell'Uccellina, dove abbiamo trovato e passato una settimana nel mondo dei naufragati per la enorme soddisfazione dei grandi e piccoli!
Conclusione: siamo molto felici sulla spiaggia.

martedì 16 novembre 2010

Belli ed eleganti quando piove!

Per poter stare fuori, qualsiasi sia il tempo, bisogna essere attrezzati. Non ha senso portare i bimbi fuori a giocare se i vestiti non sono adeguati e in questa stagione di pioggia fredda e terreno sempre umido, servono stivalini, giacca e pantaloni impermeabili! Quando il mio elfino piú grande era piccolo ho fatto un giro di tutti i negozi della mia zona per cercare vestiti impermeabili per poter farlo giocare all'aperto quando pioveva. Non trovando mai niente quando sfrugavo da sola, chiedevo aiuto al personale che molto gentilmente mi faceva vedere capi che si, erano impermeabili, ma no, non appartenevano alla categoria di impermeabili che serviva a me! Con questo capo sono molto belli ed eliganti quando piove! dicevano spesso le commesse. Magari se pensavo di portare l'elfino all'Opera sotto la pioggia! Ma non volevo che il mio elfino fosse bello ed elegante con la pioggia, tutt'il contrario, volevo una giacca e pantaloni robuste e impermeabili che gli permettessero di arrotolarsi per terra quando gli veniva la voglia. Purtroppo, in Italia, é difficile trovare vestiti impermeabili per bambini piccoli, particolarmente i pantaloni. Ci sono negozi che vendono vestiti scandinavi che potrebbero averli, ma sono pochi e difficile da trovare. Ma meno male che l'internet c'é!
Faccio qui sotto un elenco di negozi online che vendono vestiti impermeabili per bambini. Vi consiglio di comprare gli impermeabili piú grande di quanto serve (per un bambino di 2 anni comprate per 3-4 anni) per poterli usare per piú anni. Vi consiglio di comprare impermeabili fatti di PU (poliuretan) che tengono i bimbi ben asciutti. Personalmente preferisco i salopette (dungaree), speci per i bambini piccoli e l'elastico sotto il piede é importante.

In inglese: 66North, Vikingkids, Waterproof world , Raindrops, The kids window, Muddy puddles, Puddleducks, Togz,
In danese/norvegese:Sportsdeal, MX Sport, Komplett fritid, Reflex,Flust, Fameliebutikken,

Non é un elenco esauriente, ma spero che qui troverete quello che vi serve per permettere ai vostri bimbi di essere allegri all'aperto quando piove!

venerdì 12 novembre 2010

10 motivi per uscire!

Puó essere difficile motivarsi per uscire, magari bisogna anche convincere i bimbi, e se non siamo convinti noi che uscire é per il loro meglio, difficilmente riusciamo a convincere loro! Nei post precedenti ho menzionato alcuni motivi per cui fa bene a noi e ai nostri bimbi stare all'aperto...prendere la boccata di aria! Ma ci sono tanti tanti altri. Tra motivi fisiologici, psicologici, educativi, sociologici che mi vengono in mente, e che possono stimolarci per uscire, voglio elencare:

Gioco libero o gioco non-strutturato all'aperto aiuta a stimolare la fantasia dei bambini in un modo che gioco a casa non potrebbe mai fare. La casa é prevedibile e piena di oggetti/giochi che possano disturbare il gioco libero. E come dice l'accademia dei pediatri in America: Per sviluppare le abilitá sociale, emotive e cognitive,  i bambini hanno bisogno di tanto gioco non-strutturato. Se si da ai bimbi l'opportunitá di stare all'aperto senza dover seguire qualche attivitá sono costretti ad inventare qualcosa da fare da soli che gli aiuta a costruire la loro personalitá e felicitá.

L'elemento di scoperta della natura imprevedibile! La natura cambia tra una stagione all'altra ed i nostri piccoli esploratori si divertano a scoprirla. Il bosco o il mare/spiaggia selvatica(!) sono i loghi perfetti per studiare i cambiamenti stagionale, per cercare e conoscere degli animali piccoli e grande, e per trovare il posto di se stesso nell'Universo! Certo, i bambini possono anche scoprire la natura tramite documentari in TV, ma solo come un ausilario perché  le imagini sul schermo non possono sostituire le emozione delle scoperte a prima mano.

Per contrastare una vita sempre piú sedentaria. Non é un segreto che la vita dei bambini diventa sempre piú sedentaria. Sono seduti a scuola,  a casa a fare compiti, a giocare con computer o guardare la TV, sono anche seduti in macchina o nel passeggino dove vengono trasportati tra una attivitá a un'altra. Purtroppo, di consequenza, L'Homo sedentario rischia di sviluppare diversi malattie, come obesitá, diabete e disturbi cardiovascolare, per nominare solo alcune. Secondo tutti l'autoritá di sanitá (ed il buon senso), la vita attiva all'aperto é il miglior modo per contrastare questo sviluppo.

Lo sviluppo motorio e dell'indipendenza. Gioco (libero) all'aperto, specie su terreno poco regolare, favorisce lo sviluppo del senso di orientamento e di spazio e del coordinamento dei movimenti e per i bambini piccoli l'ambiente all'aperto é molto importante per lo sviluppo dell'indipendenza e autonomia, perché all'aperto i bambini possono sperimentare gradualmente l'aumento di distanza dai genitori.

Per diventare miglior studente! Sembra un controsenso, ma un recente studio ha mostrato che bambini a cui era concesso tempo per gioco libero all'aperto si concentravano meglio, apprendevano meglio, ed erano meno nervosi rispetto a quelli che non uscivano. É anche stato mostrato che gioco all'aperto aiuta a diminuire i sintomi per bambini con ADHD. Sicuramente l'abbiamo provato tutti sulla nostra pelle che il gioco all'aperto abbassa lo stress e quindi non divente difficile comprendere che combatte anche e tante malattie e disturbi legate allo stress. Olter a questo, i bambini imparano a ragionare, risolvere problemi e trovare logica se giocano in natura e loro portano con se queste capacitá anche al banco della scuola.

Sonno. Bambini che giocano all'aperto dormono in generale meglio e con meno risvegli! Sono stanchi e felici e non esiste un sonnifero migliore nel mondo!

Miopia. Di recente degli scienziati australiani hanno scoperto che bambini che giocono all'aperto hanno meno probabilitá di sviluppare miopia!

Luce naturale. Sappiamo tutti che il corpo acquisisce  vitamina D tramite la luce solare, ma oltre a quel importante motivo per uscire ogni giorno, c'é anche il positivo effetto psicologico di vedere la luce naturale - anche in una giornata nuvolosa e senza sole! La sindrome stagionale (SAD, seasonal affective disorder), una forma di depressione che si manifesta in inverno, é causata (almeno a parte) di mancanza di luce e tra le  terapie consigliate é l'aumento dell'esposizione a luce naturale. Bambini sono anche a rischio di sviluppare SAD e quindi é importante che non passino tutto l'inverno all'interno con solo luce artificiale!

L'aria fresca é forse il motivo piú citato per uscire. L'aria di casa é spesso stagnante (dobbiamo ricordarci di aprire piú spesso le finestre per cambiare l'aria) e poco salutare e poi c'é il radon, un gas nobile e radioattivo che é un componente importante di radiazione naturale per cui siamo esposti particolarmente in casa. Si stima che radon sia la seconda causa di tumore al polmoni (dopo il fumo di sigarette) e in qualche paese é anche stata collegata con rischio di leukemia in bambini. Ma chi vive in cittá, dove il  pm10 (ovvero particelle microscopiche) rende l'aria tutt'altro che fresca, potrebbe concludere che forse sarebbe meglio stare a casa che all'aperto! Allora ci salvono i parchi, gli alberi, i polmoni della terra..andiamo li!


Il legame con i genitori. Quando usciamo con i nostri figli, le esperienze vissute insieme, le conoscence fatte ed i problemi risolti arrichiscono la nostra vita e rafforzano i legami tra di noi. E quale miglior regalo vorremo?

mercoledì 10 novembre 2010

Felici nel bosco

Da un po' di tempo, un gruppo di mamme e bimbi nella mia zona si incontra ogni mercoledí pomeriggio in un bosco o parco per fare passeggiata e merenda con i bimbi -qualsiasi tempo sia. Questa iniziativa é nata tra noi amiche che nei mesi freddi dell'anno scorso eravamo sempre da soli a vagare tra parchi e boschi in cerca di altre anime. Perché é bello stare all'aperto ma ancora piú bello stare all'aperto in compagnia. Abbiamo chiamato il gruppo Felici nel bosco, perché é proprio quello che siamo! Siamo diventato un bel gruppetto, ma c'é sempre spazio per nuove faccie.
Oggi é l'ultimo appuntamento in un bosco, e finché il sole non illumina un po´di piú i pomeriggi ci incontreremo nei parchi della zona dove faremo attivitá e giochi con i bimbi, -visto che non ci sono sentieri di bosco con illuminazione qui in zona! Chiaramente i comuni non vogliono attrarre la malavita nei boschi dopo tramonto..ma purtroppo rendono anche impossibile per le famiglie di godersi il bosco dopo il tramonto. Ed in inverno il buio arriva troppo troppo presto!
Gli incontri dei felici nel bosco é diventata una tappa importante della nostra settimana, ed i bimbi e io non vediamo l'ora che arrivino i mercoledí... Oggi ci siamo..!

martedì 9 novembre 2010

Perché se no si ammalano!

Chi é responsabile della diseducazione di massa di genitori e nonni sul tema bambini e inverno? Il fatto che, almeno dove abita la famiglia di elfi, i bimbi non giocano all'aperto tra quando cadono i primi foglie finché le foglie non crescono di nuovo mi ha sempre stupito. Ma quando cerco di rispondere al coro che dice che i bimbi stanno in casa perché se no si ammalano, la mia voce sembra solo un debole pigolare.

La scuola materna di mio elfino ha un giardino grande; la temperatura, fino a qualche giorno fa girava intorno a 15 gradi a mezzogiorno e i bimbi hanno una grande voglia di giocare, di correre, di sentirsi liberi. Ma no, uscire non si puó! Quando chiedo perché non possono uscire, mi vieni risposto che se no i genitori non manderebbero piú i bimbi in questa scuola perché hanno paura che si ammalano se giocano all'aperto! Trovo una conferma di questa risposta nel fatto che il parco gioco di nostro quartiere (e di altri quartieri e paesini qui intorno) é sempre VUOTO. Nessuno viene a giocare con tutte le foglie cadute nel parco, nessuno raccoglie le coccole che aspettono piccoli mani sotto gli alberi, e i giochi perdono la vernici in solitudine, rimpiangiendo i giorni in cui il parco era pieno di bambini felici. Capisco bene che malattie complicano molto la vita di genitori che lavorono, ma chi ha mai detto che figli che giocano fuori d'inverno si ammalano di piú?
Fermativi, pensate un attimo, trovate ragione.
Uscire non vuol dire ammalarsi! 
Come si trasmettono le malattie? Sarebbe molto semplice evitare qualsiasi malattia se i virus ed i batteri si nascondessero dietro un albero ed aspettassero di attacarsi ad un bambino passante! Invece le malattie si trasmettono da una persona malata a una sana. Un starnuto di una persona malata puó spruzzare millioni di germi in una distanza di un paio di metri. Se 20 bambini si trovano in una classe di 30-40 mq (magari anche con le finestre chiuse, perché se no, chi sa che corrente....!!!!) dove un bambino con primi sintomi di raffreddore starnutisce 4-5 volte, il calcolo é semplice. Infatti é molto probabile che una grande parte dei bimbi venga in contatto coi germi che circolano nell'aria chiusa della classe. La classe diventa come una pentola a pressione per i germi che trovano facilmente nuovi ospitanti. Non a caso, spesso i bimbi che sono sempre stati forti e sani si ammalano al primo contatto con un ambiente chiuso (come una classe).  E all'aperto? Anche qui il calcolo é semplice. 20 bambini hanno pochissima probabilitá di venire in contatto con i millioni di germi prodotti da 4-5 starnuti di un bambino con i primi sintomi di un raffreddore in un giardino di un ettaro che ha il cielo come soffitto. Se i bambini vengono vestiti bene (e non troppo, perché si scaldano anche correndo) l'ambiente all'aperto diventa un perfetto scudo contro le malattie. E non vado ad elencare tutti gli altri motivi per cui fa bene ai bimbi stare all'aperto (sará l'argomento di un altro post). Ma no, i bimbi stanno in classe e poi dopo scuola, visto il freddo, i genitori li portano in un centro commerciale affollato dove gli danno l'opportunitá di venire in contatto con altri germi -che i bimbi portano poi in classe il giorno dopo. Ed il gioco é fatto.
Se avevo la scelta manderei i miei elfini in una scuola "I ur og skur" (Con nevischio e pioggia) oppure Waldenkindergarten (Scuola nel bosco) come si chiamano le scuola all'aperto in Svezia e Germania. Ma non ci sono. Se avevo i soldi e la voglia di combattere la burocrazia italiana avrei pure pensato di aprirne una. Ma nella mancanza vorrei tanto vedere una piccola rivoluzione nel affrontare l'inverno. Se guardiamo verso il nord, dove le giornate d'inverno sono piú corte e fredde la situazione é molto diversa. Per esempio nell'isola di mamma-elfo i bimbi di nido/scuola materna giocano fuori almeno un paio di ore, tutti i giorni dell'anno. I bimbi portano a scuola i vestiti necessari per uscire anche se piove o nevica: maglione, giacca e pantalone impermeabile, stivalini, calze di lana, cappello, guanti. Le educatrice decidono quale vestiti mettere ogni giorno e aiutano i piccolini a vestirsi. Solo una tempesta di neve, dove é necessario aggrapparsi ai lampioni per non volare via, ostacola l'uscita giornaliera. E i bimbi? Non si ammalano piú di loro coetani italiani, ma sono felici e con guance rosse!

lunedì 8 novembre 2010

I sassi che curano

Qualche volta i miei elfi hanno bisogno di scaricare tensione. Ci possono essere mille motivi per cui la tensione si é accumulata nel loro piccolo corpo: una lunga giornata a scuola/nido piú o meno sedentaria, scontri con gli amici, magari  la tensione dei genitori é stata contaggiosa, oppure, sempliciamente, é passato troppo tempo da quando hanno scaricato ultima volta positivamente le loro energie, e si sono accumulati tanti piccoli cariche di tensione che insieme fanno fiamma! Questa tensione si sente, si vede e si percepisce, e c'é soltanto una cosa da fare. Trovare un modo per farla uscire, tutta quanta! Se no, il rischio esplosione diventa troppo alto!
Con i nostri elfi abbiamo scoperto tanti modi diversi per scaricare la tensione, ed i bello é che scaricano anche bene le  tensione di mamma e babbo elfi..! A noi piace:
Correre, magari nel bosco, magari urlando con la mamma (nella veste di un lupo) che corre dietro. Queste corse sono sempre destinate a finire in una grande risata, spesso con lupo ed elfi arrotolate per terra, per poi riprendere quando torna il fiato..
L'altalena puó scaricare tensione, come anche una corsa in bicicletta o gioco con palloncino al parco
Giocare con acqua, sabbia o altre cose che possano essere travasati fino all'infinito
In generale stare all'aperto, ed in particolare in natura, é una cura anti-stress molto efficiente per grandi e piccoli!
Se siamo a casa possiamo anche fare corse in soggiorno oppure tagliare fogli/riviste/giornale con le forbice oppure fare un lungo bagnetto
Ma quello che ci  piace piú di tutto, é lanciare sassi in acqua. Siamo fortunati che c'é un fiume vicino a casa nostra, ma abbiamo anche lanciato sassi in fiumicelli, mari, laghi, fogne... ovunque ci siano dei sassi  e dell' acqua! Sassi grandi, sassi piccoli, lancio lungo, lancio corto, tanto splash, poco splash tutto funziona alla meraviglia.
Con questo gioco ho visto l'elfo piú grande cambiare da una bomba ad orologio in un elfo tranquillo in pochi minuti. Con questo gioco abbiamo scaricato tensione che bastava per illuminare l'intero paese per un'ora. Con questo gioco la famiglia degli elfi ha spesso riconquistato la sua serenitá. Ma anche senza troppa tensione nel magazzino, questo gioco piace agli elfi...é un modo anche per prevenire lo stress e la tensione.

Merenda all'aperto

É bello fare merenda all'aperto con i bimbi tutto l'anno! Gli elfi aspettano emozionati una merenda all'aperto preannunciata, e una merenda all'aperto di sorpresa é sempre abbracciata con entusiasmo. Non c'é bisogno di andare lontano o portare cose complicate! Basta andare al parco/parco gioco piú vicino e portare un panino o una fetta di torta o biscotti, o frutta, o formaggio oppure un muffin e qualcosa da bere...magari qualcosa di caldo come una cioccolata calda o succo di mela caldo, quando fa freddo. É il fatto stesso di mangiare all'aperto, l'ambiente diverso, la nuova veste della solita cosa, che rende l'evento cosí speciale!
Gli scandinavi sono un'ottimo modello di come si puó convivere con la natura. I norvegesi hanno il bosco nel loro sangue e da loro viene la bellisima idea di fare pinnebrød ovvero pane su bastoncino che viene cotto sul foco. Un modo perfetto per fare merende all'aperto molto particolare e memorabile!
Ovviamente bisogna fare attenzione quando si prepara il fuoco perché terreno asciutto bruscia velociamente. Se non sapete preparare il fuoco o se non é permesso prepararlo si puó fare pinnebrød lo stesso usando un bbq. Prima di uscire, preparate l'impasto del pane. Si puó usare o una ricetta classica del pane con lievito di birra (che si puó aromatizzare con canella o rosmarino o altro), oppure usare la ricetta di mia amica norvegese:
8 dl farina
1 cucchiaino sale
4 cucchiaini lievito artificale
100 g burro
ca. 3 dl latte o yogurt

 Impastate e mettete l'impasto in un recipiente chiuso, uscite e fate la vostra passeggiata. Quando avete preparato il fuoco prendete un pezzo di impasto e allungatelo arrotolandolo tra le mane. Avvolgete l'impasto intorno a un bastoncino e cuocete sul fuoco per circa 10 minuti, stando attenti di non brusciarlo.

I bimbi amano l'aspetto selvaggio di fare e mangiare pane sul bastoncino e se anche la bevanda viene scaldata sul fuoco, il giorno é giá perfetto cosí!

L'Autunno

L'autunno é la mia stagione preferita! In realtá, chi mi conosce, mi ha sentito dire lo stesso anche di tutti gli altri stagioni! Ma forse é piú vero per l'autunno che per gli altri stagioni -o forse lo dico solo perché ora é l'autunno ed in realtá cerco sempre di trovare le cose positive in ogni situazione! Quello che mi piace dell'autunno sono le foglie colorate, la luce all'alba e tramonto, i funghi, le castagne, le migrazione degli storni e di altri uccelli, il profumo di funghi nel bosco, l'aria frescha che ci permette di stare all'aperto senza aver troppo caldo (il sintomo della mia stanchezza dopo un'estate caldo) ma anche il fatto che comincia un nuovo anno scolastico con tante nuove avventure.
Amo stare all'aperto in autunno con i miei elfi. Le foglie cadute sono una grande ispirazione di gioco. Ci piace fare una montagna di foglie e lanciarsi dentro, buttare le foglie in aria, raccoglierle per portare a casa per fare lavoretti, studiarle i colori ecc. Come sempre, é importante mettere vestiti adatti quando usciamo, vestiti che permettono agli piccoli (ed anche a noi grandi) di arrotolarsi negli fogli, ed in generale di giocare senza temere di bagnarsi oppure rovinare i vestiti belli. Secondo me é un grande controsenso invitare i bimbi di giocare all'aperto con vestiti preziosi! I bimbi hanno voglia di fare, e se vengono fermati in continuazione dai genitori che gli invitano di fare attenzione di non rovinare i vestiti non si esprimono liberalmente nel loro gioco! Meglio stare a casa allora!
Quando porto gli elfi nel bosco in autunno, l'elfo piú piccolo é cosí felice che quasi sempre comincia a cantare. Ancora non sa bene le parole delle canzone, ma le canta con cosí tanto entusiasmo e gioia che ci sembra di veder sorridere tutti gli alberi del bosco e gli animali che ancora non dormono nella loro tana vengono fuori per vedere la piccola fata del bosco che incanta tutti. Nel frattempo, l'elfo piú grande corre con il suo bastoncino tra un albero a un altro, combattendo tutti i mostri possibile e non, che se ne nascondono dietro. Armato soltanto della sua immaginazione e un bastoncino, il bosco diventa un un mondo fantastico che nemmeno lui non ha mai visto prima.

Conclusione: siamo molto allegri all'aperto in autunno!

Amare tutti i capricci meteorologici

Tanti, o forse tutti hanno sentito del esperimento che valse il premio Nobel a Ivan Pavlov, noto come "Il cane di Pavlov". Nell'esperimento Pavlov fece ripetutamente precedere all'azione di dare del cibo a un cane il suono di un campanello, con il risultato che il cane imparava ad associare al suono del campanello l'arrivo del cibo e ciò provoca in lui la secrezione salivare, l'acquolina in bocca. Cosí il campanello diventava lo stimolo condizionato del cane. Ma quotidianamente non pensiamo a come siamo condizionati noi, e come il nostro comportamento condiziona anche i nostri figli!
Se ogni volta che piove guardiamo fuori dalla finestra con la faccia triste e ripetiamo "che brutta 'sta pioggia", o quando siamo al parco e si alza un pochino il vento corriamo a casa con i bimbi dicendo che il vento ci fa ammalare, o quando fa freddo vestiamo i bimbi come per una spedizione polare ed evitiamo di fare tratte piú lunghe all'aperto che da porta di casa a macchina (sempre che la macchina non sia nel garage interrato!), macchina-scuola, macchina-negozio e cosí via, non dobbiamo sorprenderci del fatto che un giorno anche i nostri bimbi cominciano ad associare questi capricci meteorologici con stato di anima triste che bisogna odiare ed evitare a tutti costi! Abbiamo condizionato i nostri figli in modo negativo. Ma se abbiamo tempo e voglia e se i nostri vestiti sono adatti, possiamo condizionare i nostri figli per affrontare tutti i capricci meteorologici con entusiasmo e felicitá.
Quando piove guardo fuori dalla finestra e dico: vow bimbi, piove! chi va prima a prendere gli stivalini? Prima che finisco la frase entrambi gli elfi sono giá andati a prenderli e poi usciamo di fretta.  Per fortuna lo stato dei marciapiedi nel nostro paese permette la formazione di tanti pozzangheri, ma non bastano mai, -dopo aver saltato in tutti i pozzangheri grandi e piccoli che troviamo sul tratto casa-nido, gli elfi chiamano ancora ancora!
C'é qualcosa di primitivo nella gioia di saltare nei pozzangheri, ma il splash splash splash non diverte solo gli elfi, ma fa sorridere anche tutti quelli che ci vedono -che forse avevano dimenticato quanto puó essere divertente la pioggia!
Ovviamente non avrebbe senso portare fuori gli elfi quando piove con scarpi belli che non gli permettono di godersi l'acqua e sperare che gli piace comunque! Ma se agli stivalini, aggiungiamo anche un buon impermeabile (giacca e pantalone) il divertimento puó diventare senza fine!

Questo é solo un esempio di come si puó insegnare ai bimbi di piacere i capricci meteorologici. Se non abbiamo tempo di portargli fuori possiamo comunque lavorare al condizionamento positivo, parlando bene del tempo anche quando non c'é cielo sereno! Ricordiamoci di ripetere affermazione positivi come:
  • che bello il vento che fa ballare gli alberi
  • ora il vento fa anche ballare i tuoi capelli, senti come sono allegri
  • apri le braccia e farti abbracciare dal vento...come ci vuole bene il vento!
  • guarda come sorridono le piante quando piove, sono contenti di avere tanto da bere
  • che meravigliosa la neve che illumina l'inverno
  • guarda i fiocchi di neve che sono come perline che colorano tutto di bianco
  • senti la pioggia in faccia..ti sta dando dei piccoli baci!
  • senti il bam bam bam della pioggia, cosa sta cercando di dire?
Se invece abbiamo tempo per uscire possiamo fare giochi che valorizzano le condizione meteo, come cacciare fiocchi di neve con la bocca, fare pupazzi di neve, andare con il bob, far volare un aquilone o sempliciamente delle foglie, cercare animali che escono con la pioggia, o quando piove e fa caldo possiamo goderci una doccia calda. E se andiamo nel bosco quando non c'é sole possiamo insegnare ai bimbi di amare anche il profumo della pioggia o la bellezza della neve che copre gli alberi.

Conclusione: se siamo positivi con i capricci meteorologici, anche i nostri bimbi imparano ad amarli!

venerdì 5 novembre 2010

L'aperto

Quando parlo di stare all'aperto intendo lo stretto contrario di stare all'interno. L'aperto puó essere qualsiasi luogo, qualsiasi ambiente. Stare all'aperto puó essere andare a piede a lavoro, portare i bimbi a scuola, fare una passeggiata in cittá, nel bosco, sulla spiaggia, in montagna, giocare al parco o nel giardino. Da sempre sono abituata a trekking in montagna e passeggiate alla scoperta della natura, ma da quando ci sono i miei elfini ho riscoperto anche la felicitá di esplorare il nostro microambiente. Gli elfini che hanno 2 e 4 anni non sono mai stati bimbi a Quattro ruote! Da quando pesano troppo per il marsupio vanno ovunque a piedi e amano trasformare una semplice passeggiata da casa al nido/scuola materna in una spedizione per esploratori. Ci sono fiori e sassi da raccogliere, il fiume da monitorare (colore, pienezza, velocitá dell'acqua, presenza di uccelli), un nido d'uccelli da controllare, scale da dove arrampicarsi, piccoli muri da dove saltare, chiese da ammirare, macchine da contare, persone da salutare e cosí via. Ogni giorno sono capaci di scoprire qualcosa di nuovo su un tratto che conta solo pochi centinaia di metri. Quando l'elfo piú grande andava al nido doveva ogni giorno verificare lo stato di salute di qualche ragno che avevano fatto il loro telo sul ponte dove passavamo. Lui osservare se il telo era intero, se c'erano moscerini sul telo e dove si nascondeva il ragno. Qualche volta provavamo a ingannare il ragno e movere il telo con qualche oggetto, e se il ragno veniva di corsa, il mio elfino faceva salti di gioia! Non era proprio come un safari in Africa, ma per un elfino di 2 anni era altrettanto emozionante!

Conclusione: Qualche volta dimentichiamo le scoperte nascoste nelle piccole cose come il telo di un ragno; qualche volta andiamo a cercare altrove cose che in realtá sono vicino e qualche volta dimentichiamo che si puó infilare una piccola spedizione per esploratore anche nelle giornate piú intense. Qualche volta dimentichiamo come siamo allegri all'aperto!

Perché questo blog?

Perché...
...amo stare all'aperto tutto l'anno
...cerco di trasmettere questo amore ai miei elfini
...l'aperto é molto piú di quello che spesso pensiamo
...si puó sempre imparare
...sono curiosa
...amo scoprire
...la natura non smette mai di sorprendere
...voglio raccogliere informazione relative all'argomento in un unico posto!
...sono allegra all'aperto!