lunedì 8 novembre 2010

Amare tutti i capricci meteorologici

Tanti, o forse tutti hanno sentito del esperimento che valse il premio Nobel a Ivan Pavlov, noto come "Il cane di Pavlov". Nell'esperimento Pavlov fece ripetutamente precedere all'azione di dare del cibo a un cane il suono di un campanello, con il risultato che il cane imparava ad associare al suono del campanello l'arrivo del cibo e ciò provoca in lui la secrezione salivare, l'acquolina in bocca. Cosí il campanello diventava lo stimolo condizionato del cane. Ma quotidianamente non pensiamo a come siamo condizionati noi, e come il nostro comportamento condiziona anche i nostri figli!
Se ogni volta che piove guardiamo fuori dalla finestra con la faccia triste e ripetiamo "che brutta 'sta pioggia", o quando siamo al parco e si alza un pochino il vento corriamo a casa con i bimbi dicendo che il vento ci fa ammalare, o quando fa freddo vestiamo i bimbi come per una spedizione polare ed evitiamo di fare tratte piú lunghe all'aperto che da porta di casa a macchina (sempre che la macchina non sia nel garage interrato!), macchina-scuola, macchina-negozio e cosí via, non dobbiamo sorprenderci del fatto che un giorno anche i nostri bimbi cominciano ad associare questi capricci meteorologici con stato di anima triste che bisogna odiare ed evitare a tutti costi! Abbiamo condizionato i nostri figli in modo negativo. Ma se abbiamo tempo e voglia e se i nostri vestiti sono adatti, possiamo condizionare i nostri figli per affrontare tutti i capricci meteorologici con entusiasmo e felicitá.
Quando piove guardo fuori dalla finestra e dico: vow bimbi, piove! chi va prima a prendere gli stivalini? Prima che finisco la frase entrambi gli elfi sono giá andati a prenderli e poi usciamo di fretta.  Per fortuna lo stato dei marciapiedi nel nostro paese permette la formazione di tanti pozzangheri, ma non bastano mai, -dopo aver saltato in tutti i pozzangheri grandi e piccoli che troviamo sul tratto casa-nido, gli elfi chiamano ancora ancora!
C'é qualcosa di primitivo nella gioia di saltare nei pozzangheri, ma il splash splash splash non diverte solo gli elfi, ma fa sorridere anche tutti quelli che ci vedono -che forse avevano dimenticato quanto puó essere divertente la pioggia!
Ovviamente non avrebbe senso portare fuori gli elfi quando piove con scarpi belli che non gli permettono di godersi l'acqua e sperare che gli piace comunque! Ma se agli stivalini, aggiungiamo anche un buon impermeabile (giacca e pantalone) il divertimento puó diventare senza fine!

Questo é solo un esempio di come si puó insegnare ai bimbi di piacere i capricci meteorologici. Se non abbiamo tempo di portargli fuori possiamo comunque lavorare al condizionamento positivo, parlando bene del tempo anche quando non c'é cielo sereno! Ricordiamoci di ripetere affermazione positivi come:
  • che bello il vento che fa ballare gli alberi
  • ora il vento fa anche ballare i tuoi capelli, senti come sono allegri
  • apri le braccia e farti abbracciare dal vento...come ci vuole bene il vento!
  • guarda come sorridono le piante quando piove, sono contenti di avere tanto da bere
  • che meravigliosa la neve che illumina l'inverno
  • guarda i fiocchi di neve che sono come perline che colorano tutto di bianco
  • senti la pioggia in faccia..ti sta dando dei piccoli baci!
  • senti il bam bam bam della pioggia, cosa sta cercando di dire?
Se invece abbiamo tempo per uscire possiamo fare giochi che valorizzano le condizione meteo, come cacciare fiocchi di neve con la bocca, fare pupazzi di neve, andare con il bob, far volare un aquilone o sempliciamente delle foglie, cercare animali che escono con la pioggia, o quando piove e fa caldo possiamo goderci una doccia calda. E se andiamo nel bosco quando non c'é sole possiamo insegnare ai bimbi di amare anche il profumo della pioggia o la bellezza della neve che copre gli alberi.

Conclusione: se siamo positivi con i capricci meteorologici, anche i nostri bimbi imparano ad amarli!

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