martedì 9 novembre 2010

Perché se no si ammalano!

Chi é responsabile della diseducazione di massa di genitori e nonni sul tema bambini e inverno? Il fatto che, almeno dove abita la famiglia di elfi, i bimbi non giocano all'aperto tra quando cadono i primi foglie finché le foglie non crescono di nuovo mi ha sempre stupito. Ma quando cerco di rispondere al coro che dice che i bimbi stanno in casa perché se no si ammalano, la mia voce sembra solo un debole pigolare.

La scuola materna di mio elfino ha un giardino grande; la temperatura, fino a qualche giorno fa girava intorno a 15 gradi a mezzogiorno e i bimbi hanno una grande voglia di giocare, di correre, di sentirsi liberi. Ma no, uscire non si puó! Quando chiedo perché non possono uscire, mi vieni risposto che se no i genitori non manderebbero piú i bimbi in questa scuola perché hanno paura che si ammalano se giocano all'aperto! Trovo una conferma di questa risposta nel fatto che il parco gioco di nostro quartiere (e di altri quartieri e paesini qui intorno) é sempre VUOTO. Nessuno viene a giocare con tutte le foglie cadute nel parco, nessuno raccoglie le coccole che aspettono piccoli mani sotto gli alberi, e i giochi perdono la vernici in solitudine, rimpiangiendo i giorni in cui il parco era pieno di bambini felici. Capisco bene che malattie complicano molto la vita di genitori che lavorono, ma chi ha mai detto che figli che giocano fuori d'inverno si ammalano di piú?
Fermativi, pensate un attimo, trovate ragione.
Uscire non vuol dire ammalarsi! 
Come si trasmettono le malattie? Sarebbe molto semplice evitare qualsiasi malattia se i virus ed i batteri si nascondessero dietro un albero ed aspettassero di attacarsi ad un bambino passante! Invece le malattie si trasmettono da una persona malata a una sana. Un starnuto di una persona malata puó spruzzare millioni di germi in una distanza di un paio di metri. Se 20 bambini si trovano in una classe di 30-40 mq (magari anche con le finestre chiuse, perché se no, chi sa che corrente....!!!!) dove un bambino con primi sintomi di raffreddore starnutisce 4-5 volte, il calcolo é semplice. Infatti é molto probabile che una grande parte dei bimbi venga in contatto coi germi che circolano nell'aria chiusa della classe. La classe diventa come una pentola a pressione per i germi che trovano facilmente nuovi ospitanti. Non a caso, spesso i bimbi che sono sempre stati forti e sani si ammalano al primo contatto con un ambiente chiuso (come una classe).  E all'aperto? Anche qui il calcolo é semplice. 20 bambini hanno pochissima probabilitá di venire in contatto con i millioni di germi prodotti da 4-5 starnuti di un bambino con i primi sintomi di un raffreddore in un giardino di un ettaro che ha il cielo come soffitto. Se i bambini vengono vestiti bene (e non troppo, perché si scaldano anche correndo) l'ambiente all'aperto diventa un perfetto scudo contro le malattie. E non vado ad elencare tutti gli altri motivi per cui fa bene ai bimbi stare all'aperto (sará l'argomento di un altro post). Ma no, i bimbi stanno in classe e poi dopo scuola, visto il freddo, i genitori li portano in un centro commerciale affollato dove gli danno l'opportunitá di venire in contatto con altri germi -che i bimbi portano poi in classe il giorno dopo. Ed il gioco é fatto.
Se avevo la scelta manderei i miei elfini in una scuola "I ur og skur" (Con nevischio e pioggia) oppure Waldenkindergarten (Scuola nel bosco) come si chiamano le scuola all'aperto in Svezia e Germania. Ma non ci sono. Se avevo i soldi e la voglia di combattere la burocrazia italiana avrei pure pensato di aprirne una. Ma nella mancanza vorrei tanto vedere una piccola rivoluzione nel affrontare l'inverno. Se guardiamo verso il nord, dove le giornate d'inverno sono piú corte e fredde la situazione é molto diversa. Per esempio nell'isola di mamma-elfo i bimbi di nido/scuola materna giocano fuori almeno un paio di ore, tutti i giorni dell'anno. I bimbi portano a scuola i vestiti necessari per uscire anche se piove o nevica: maglione, giacca e pantalone impermeabile, stivalini, calze di lana, cappello, guanti. Le educatrice decidono quale vestiti mettere ogni giorno e aiutano i piccolini a vestirsi. Solo una tempesta di neve, dove é necessario aggrapparsi ai lampioni per non volare via, ostacola l'uscita giornaliera. E i bimbi? Non si ammalano piú di loro coetani italiani, ma sono felici e con guance rosse!

6 commenti:

  1. Hai ragione da vendere! A volte mi sento terribilmente in colpa, soprattutto in questo periodo in cui stiamo spesso in casa... il fatto è che in casa hai l'illusione di riuscire a fare qualcosa, mentre i bimbi giocano... e quei parchetti sono proprio tristi, sempre vuoti! Ma mi impegnerò a seguire di più il tuo esempio e le tue ispirazioni :-)

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  2. Hai ragione anche te, si sta bene in casa in questo periodo, si riesce a fare qualcosa ed i parchi sono tristi e vuoti...ma si sta anche cosí bene all'aperto, magari non per tanti ore come d'estate ma almeno per un po'! Se hai voglia potresti organizzare Felici nel Bosco nella tua zona!
    Grazie per la visita, e spero di vederti qui altre volte

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  3. Hai ragione... e "Felici nel bosco" mi piace un sacco! Qui di boschi veri e propri a portata di mano non ce ne sono, ma ci sono bellissimi parchi... proprio l'altro ieri, ispirata da te, ci abbiamo passato l'intera mattinata :-)... ne scriverò a breve un post... con il link a questo tuo utilissimo Piccolo Blog!

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  4. Se solo abitassimo vicino mi aggregherei!!
    Povere foglie cadute senza nessuno che balli al ritmo del loro fruscio-scricchiolio :(

    Per questi motivi che hai elencato (e altri che sono alla base di questa punta dell'iceberg) abbiamo optato per la scuola familiare. Nostro figlio non è ancora in età da asilo ma stiamo cercando una o più famiglie per creare una realtà di...scuola?apprendimento?vita?... differente.

    Ci voleva proprio una mamma, dei bimbi e un blog come voi!

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  5. Finalmente qualcuno che la pensa come me!
    dopo aver letto "L'ultimo bambino dei boschi" mi sono buttata sull'idea che ai miei bimbi non deve mancare lo stare all'aria aperta. Brava! ti verrò a trovare virtualmente....Sara

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  6. @ Zzoe, interessante il libro che menzioni, devo comprarlo, sposa perfettamente la mia filosofia.
    @ Piccolalori & Mamma volipindarici, perché non cominciare un Felici nel bosco nella vostra zona, ci farebbe piacere se diventerebbe un movimento vero e proprio di genitori che vogliono stare all'aperto con i bimbi!

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